La grande bellezza. Giovani talenti ri-usano l’Italia
(Approvato e finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico
“Sostegno ai giovani talenti” - Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale)
CAPOFILA
- RETE ITER (con il supporto tecnico di POLITICHEGIOVANILI.IT e ZENOBIA soc. coop.)
PARTNER ASSOCIATI
- Comune di Cremona
- Comune di Campobasso
- Goodwill - La Città delle Idee Ass. Promozione Sociale (Cosenza)
- Cantiere Giovani Coop. Sociale Onlus (Frattamaggiore)
- Nuova Ricerca - Agenzia Res Soc. Coop. Soc. (Fermo)
PREMESSA E MOTIVAZIONI
Oggi in Italia i territori vivono una situazione del tutto nuova, con una crescita smisurata di spazi che sono
progressivamente lasciati vuoti, privi di una loro funzione d’uso. È un fenomeno particolare che vede il
passaggio da “persone senza spazi” a “spazi senza persone”, sia nelle aree urbane che nei territori rurali.
Molte esperienze in Italia segnalano già il riuso di questi spazi come esperienza di creazione di valore
sociale, culturale ed anche economico e occupazionale. Esistono però barriere e difficoltà all'incontro tra
giovani (ed in generale cittadini) interessati a questa rigenerazione e chi ha la proprietà/disponibilità di questi
beni. Eppure contribuire a sviluppare occasioni di riuso, significa favorire anche un nuovo "rinascimento"
degli spazi, della bellezza nelle forme della cultura, delle arti e dell'artigianato in Italia.
Il progetto intende quindi favorire un percorso pratico (progetto il riuso di alcuni specifici beni) e continuativo
(una piattaforma che favorisca il matching tra domanda ed offerta di spazi disponibili).
Il progetto sviluppa le premesse poste da G.CAMPAGNOLI, Riusiamo l’Italia.
Da Spazi vuoti a start-up culturali e sociali, il Sole 24 Ore, 2015. L’autore sarà il coordinare scientifico di progetto.
OBIETTIVI E CONTENUTO DI PROGETTO
A partire dai 5 “spazi vuoti” già individuati dai Partner di progetto e già nelle condizioni strutturali di essere
utilizzabili o che prevedano interventi di recupero finanziati con altri fondi, obiettivo generale è
accompagnare 5 gruppi di giovani nella progettazione del riuso (cantieri) di un "bene" quale opportunità per
produrre sviluppo locale attraverso la valorizzazione dei "talenti" giovanili.
Obiettivi specifici:
- Costituire 5 team locali di giovani talenti
- Produrre 5 piani di fattibilità e businnes plan per il riuso di beni
- Avviare 5 esperienze di riuso economicamente sostenibili
-
Creare un network tra i 5 cantieri del riuso e con altre esperienze simili e scambiare buone prassi e
modelli di impresa creativa, sociale, culturale, artigianale
- Offrire occasione di lavoro a 15 persone a fine progetto
- Attivare 150 volontari e stakeholder locali
-
Realizzare una Piattaforma Web di incontro tra altri gruppi di giovani interessati ad esperienze
analoghe di riuso e proprietari (pubblici, privati, no profit) di spazi “riusabili”.
I CANTIERI DEL RIUSO
I beni individuati si trovano in 5 territori di 5 Regioni, ove operano i partner di progetto. Il progetto fornisce
assistenza, accompagnamento , formazione e supervisione per la definizione di studio di fattibilità, business
plan e del modello di organizzazione gestione partecipata del bene (a seconda delle necessità e dello stato
di cantierabilità dei singoli progetti locali).
In ogni territorio, attraverso un processo partecipativo, si individuano cinque gruppi di “giovani talenti” che
insieme agli stakehodler locali costruiranno una progetto di riuso del bene, che abbia le caratteristiche di
utilità comune, sostenibilità, innovazione.
Un gruppo locale di stakeholder, formato almeno da rappresentanti di ente locale, Centro servizi
Volontariato, CNCA, CGM, CEMEA opera come Comitato di gestione/gruppo di controllo del processo
avviato dal progetto, per assicurare ai prodotti sostenibilità, mainstreaming ed efficacia di impatto sul
sistema locale.
LA PIATTAFORMA WEB “LA GRANDE BELLEZZA”
Il progetto, attraverso un processo di business design, sviluppa una piattaforma per il matching tra spazi
abbandonati riutilizzabili (anche in forma temporanea) nel brevissimo periodo e persone interessate ad una
azione di riuso con finalità culturali, sociali, occupazionali. Una rigenerazione urbana o rurale, che miri a
creare tanti "beni comuni" grazie all'attivazione di percorsi "pubblici" di progettazione partecipata, la cui
finalità sia di inventare nuove vocazioni e funzioni d'uso per questi spazi, che permettano anche la creazione
di lavoro per i promotori di queste iniziative. E' un progetto di innovazione sociale che mira al riuso del
patrimonio del Paese e contemporaneamente contribuisce al contrasto della disoccupazione giovanile.
La piattaforma raccoglierà le segnalazioni dei proprietari di spazi a destinazione "incerta", chiusi da anni,
finiti fuori dall'interesse del mercato tradizionale (o "quasi fuori mercato"), luoghi abbandonati (anche oggetto
di fallimento), edifici dismessi (ex capannoni industriali, ex spazi educativi, sportivi, ma anche con valenza
artistica e/o luoghi di culto).
Contemporaneamente la piattaforma favorirà - grazie all'interesse per quegli spazi da parte di un target
specifico di "giovani riattivatori" - l'avvio di una seconda vita per quei luoghi, anticipando la possibilità di una
perdita di valore dovuta al tempo, all'aumento della tassazione ed agli oneri di manutenzione, ed evitando di
superare la soglia di "non recupero".
L'azione di riuso può essere anche temporanea (proprio nell'attesa che l'interesse intorno al bene riprenda) o
di più lungo periodo.
La proprietà del bene può essere Pubblica, del Privato o del No profit. La motivazione dei proprietari è quella
di permettere - grazie al riuso del bene - lo sviluppo di una azione a forte utilità sociale, culturale, artistica,
educativa, sportiva, produttiva, turistica, che crei anche occupazione soprattutto per i giovani.
I "riutilizzatori" sono cittadini (giovani in particolare) interessati ad una operazione "pubblica" di riuso che
permetta al bene di svolgere una funzione "social" e contemporaneamente possa essere una occasione di
lavoro per loro.
Per alimentare tale piattaforma, il progetto prevede di costituire accordi e protocolli con alcuni enti di
carattere nazionale che dispongono di immobili di potenziale riuso (come Agenzia del Demanio, Anas,
Ferrovie dello Stato, Enti e Istituti religiosi, ecc.)
NETWORKING
Il progetto nasce all’interno del network costituito tra Rete ITER, CNCA, Consorzio CGM, Coordinamento
nazionale Centri Servizio Volontariato, Federazione dei CEMEA, Rete GAI, Rete Politichegiovanili.it.
All’interno delle attività di progetto sono previste occasioni di scambio di buone prassi e benchmarking con
altre esperienze in corso in Italia